Corriere del mezzogiorno: Alto potenziale, nasce in Puglia la rete dei «piccoli geni» a scuola

Promuove Città dei Bimbi con Universus, Regione, Politecnico e Confindustria

di Nicola Signorile – 13.12.2018

Li chiamano gifted children o plusdotati.Bambini difficili dagestire, con una intelligenza superiore allamedia, che mal sopportano leregole o ciò che ritengono ripetizione superflua. A caratterizzarli creatività, tendenza all’isolamento, mancanza di timore nei confronti dell’adulto se non ne riconoscono le elevate capacità. Si parla del 5% della popolazione scolastica, uno per classe, ragazzi per molti anni considerati difficili perché disfunzionali rispetto ad un gruppo-classe: dalla Puglia è partito un percorso unico nel suo genere che intende aiutare a riconoscerne il talento e a valorizzarlo all’interno del sistema scolastico.

Alto Potenziale è la primarete italiana formata da istituzioni, scuole e dagli stessi genitori dei «piccoli geni» fon-data dall’Aps Città dei Bimbi e dalle giornaliste Claudia Cichetti ed Elisa Forte con l’apporto scientifico del Lab Talento diretto da Maria Assunta Zanetti, il primo laboratorio italiano di ricerca e sviluppo del Potenziale, Talento e Plusdotazione nato all’università di Pavia nel 2009. Alto Potenziale, con il sostegno di Regione Puglia, lancia in via sperimentale un modello di sostegno per i bambini ad alto potenziale cognitivo, «Gifted Children: flessibilità tra i banchi di scuola in Puglia», che si candida a diventare una best practice italiana. Primo passo: la formazione di docenti-sentinella dell’alto potenziale cognitivo e la redazione di indicazioni operative per scuole e famiglie a cura di un comitato di esperti. «Abituiamo gli adulti a riconoscerli e a sostenerli nella loro diversità attraverso una didattica personalizzata e una costante attività di formazione», ha affermato Elisa Testa. AltoPotenziale ha tenuto formazione gratuita per più di 100 docenti sui temi della plusdotazione, parent training per lefamiglie e un seminario aperto anche a psicologi e pediatri. Poi arriveranno campagne di comunicazione sociale, summer camp e una mappatura dei bisogni delle scuole pugliesi.

 «Siamo molto orgogliosi disostenere il progetto, in Puglia non lasciamo indietro nessuno», ha detto l’assessore regionale all’Istruzione Sebastiano Leo nella sede di Confindustria Bari-Bat, altro partner della rete come il Politecnico, Anci Puglia, Universus, che ne assumerà la guida, e 18 scuole (per ora). «La scuola italiana all’avanguardia in altri campi è impreparata a confrontarsi con i plusdotati – ha chiarito Manuela Baffari, dirigente dello Zingarelli, scuola capofila, con quattro gifted children certificati, in cui sarà utilizzato in maniera codificata il metodo di analisi del LabTalento. «Spesso – spiega – si annoiano durante le lezioni, risolvono i problemi in modo diverso da tutti, sono un passo avanti rispetto agli altri, con evidenti ricadute sulla socializzazione. La scuola deve allearsi con le famiglie per diventare più inclusiva».

«Far emergere il potenziale» è la chiave di un’azione coordinata dei soggetti della rete; impresa, ricerca, università interessate a sviluppare pratiche innovative e creare opportunità extrascolastiche perché «nessun Paese può permettersi di sprecare dei talenti», citando la psicologa Zanetti, la prima ad occuparsidi plusdotazione in Italia. Info: www.cittafamiglie.it.

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